Da più di un mese un uomo di quarantacinque anni, perugino, è in stato di depressione perchè non ha saputo rispondere alla domanda di come passerà il capodanno. I suoi colleghi di lavoro, i genitori dei compagni del figlio, i suoi amici, tutti dai primi di Novembre gli rivolgono la stessa domanda:” Che fai a Capodanno?”. L’uomo non avendo ancora deciso ha sempre risposto di non
- saperlo ancora, questo ha provocato forti reazioni nei suoi confronti, ricevendo insulti, sbeffeggiamenti e addirittura lettere minatorie anonime. Quindi la decisione di rimanere a casa la notte di San Silvestro. ” Sinceramente non ce la faccio più, ci sono molte feste e veglioni ma la responsabilità è talmente grande che non sono in grado di prendere una decisione. Per questo motivo sono caduto in una forte depressione, ho paura di incontrare persone, di dover rispondere, di dover scegliere con così largo anticipo il luogo dove festeggiare. Per questo ho maturato la scelta di rimanere a casa, ovviamente senza dirlo a nessuno perchè mi vergogno. Spegnerò tutte le luci, cenerò da solo e appena finito di mangiare andrò subito a dormire senza chiamare nessuno allo scoccare della mezzanotte.” Tutta la comunità perugina si sta mobilitando per aiutare il loro concittadino, addirittura è stato istituito un numero verde dove si può chiamare e consigliare dove poter andare o addirittura porgere un invito allo sventurato per far si di liberarlo dal grande problema. Per il quarantacinquenne c’è anche la difficoltà di poter pagare una cifra così alta per il cenone. Ha dichiarato infatti di non poter spendere tutti i suoi risparmi
per una sola cena,
visto che dovrà accollarsi anche la quota della moglie e del figlio. “L’ anno scorso ci sono riuscito mettendo da parte cento euro al mese ma quest’anno non credo di farcela visto che ho dovuto curare una carie e ho speso tutti i miei soldi.” Questo tipo di problema è purtroppo diffuso in tutta Italia. La settimana prossima scenderanno in piazza migliaia di persone per chiedere di abolire il cenone di Capodanno. Inoltre da varie parti politiche si sta pensando di fare una legge per vietare la domanda che fai a Capodanno o perlomeno per consentire di poterla porgere soltanto dopo il quindici Dicembre. In attesa di sviluppi nei prossimi giorni rinnoviamo la nostra solidarietà nei confronti del povero uomo, augurandogli che possa uscire al più presto dallo stato depressivo e riesca a scegliere finalmente come passare l’ultimo giorno dell’anno in compagnia della sua famiglia.
